Grado di impegno
Ogni programma è valutato dal punto di vista dell'impegno fisico che esso richiede.
La valutazione esprime anche le capacità fisiche e l'allenamento richiesti ai partecipanti.
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ALPINISMO | per tutti, non sono richieste particolare esperienza o preparazione fisica; dislivelli molto contenuti, entro 500 metri in salita; in termini di ore l’impegno in salita è di 2 ore |
per alpinisti mediamente allenati, dislivelli contenuti tra 500 e 1000 metri in salita; in termini di ore l’impegno in salita è di 3-4 ore | per alpinisti bene allenati, dislivelli sopra 1000 metri in salita; in termini di ore l’impegno in salita è di oltre 4 ore |
ARRAMPICATA | per tutti: non è richiesto allenamento specifico; 3 ore di arrampicata al giorno | per arrampicatori mediamente allenati; da 4 a 5 ore di arrampicata al giorno | per arrampicatori ben allenati; da 6 a 8 ore di arrampicata al giorno |
FREERIDE | per tutti: non è richiesto allenamento specifico; 3 ore di sci al giorno | per sciatori mediamente allenati; da 4 a 5 ore di sci al giorno | per sciatori ben allenati; da 6 a 8 ore di sci al giorno |
SCIALPINISMO | per tutti, non sono richieste particolare esperienza o preparazione fisica; dislivelli molto contenuti, entro 500 metri in salita; in termini di ore l’impegno in salita è di 2 ore | per scialpinisti mediamente allenati, dislivelli contenuti tra 500 e 1000 metri in salita; in termini di ore l’impegno in salita è di 3-4 ore | per scialpinisti bene allenati, dislivelli sopra 1000 metri in salita; in termini di ore l’impegno in salita è di oltre 4 ore |
SPEDIZIONI | - | per alpinisti ben allenati; da 5 a 6/7 ore di ascensione al giorno (°) | per alpinisti con ottimo allenamento generale; da 6 a 10 ore di ascensione al giorno (°) |
TREKKING | per tutti, non sono richieste particolare esperienza o preparazione fisica; dislivelli molto contenuti, entro 500 metri in salita; in termini di ore l’impegno in salita è di 2 ore | per escursionisti mediamente allenati con una certa abitudine a camminare in montagna; dislivelli contenuti tra 500 e 1000 metri in salita; in termini di ore l’impegno in salita è di 3-4 ore | per escursionisti bene allenati con buona abitudine a camminare in montagna, dislivelli sopra 1000 metri in salita; in termini di ore l’impegno in salita è di oltre 4 ore |
BIKE |
Per quanto riguarda l’impegno fisico i dati di riferimento da tenere in considerazione sono due: |
(°) Le ore di ascensione si riferiscono solo ai giorni di attività in montagna e non ai giorni di riposo al campo base; l’acclimatazione all’altissima quota si svolge durante la spedizione.
APPROFONDISCI LE SCALE DELLE DIFFICOLTA’
PREPARAZIONE
Per informare e indirizzare nel modo più completo possibile i nostri clienti, ogni programma è valutato sia dal punto di vista della difficoltà tecnica riferita all’attività prevista che dal punto di vista dell’impegno fisico richiesto.
La valutazione è espressa dalle guide di Mountain Kingdom sulla base della conoscenza delle attività e dei luoghi e sulla base della loro esperienza di accompagnatori e insegnanti.
Le nostre guide sono sempre a disposizione per approfondire i temi della difficoltà tecnica e dell’impegno di ogni singolo programma.
LE SCALE DELLE DIFFICOLTA’
ALPINISMO E SPEDIZIONI
Scala UIAA
In arrampicata la scala numerica (ossia la classificazione della difficoltà da superare) descrive e riassume “asetticamente” l’impegno massimo richiesto nei passaggi o nei tratti dell’itinerario di roccia interessato. Il grado di difficoltà viene strettamente correlato alle capacità tecniche e motorie richieste all’alpinista/arrampicatore per compiere quell’itinerario.
Tale tipo di classificazione risulta insufficiente a descrivere percorsi di carattere molto vario o di particolare complessità. Ne sono un esempio le vie di roccia in alta quota o quella di stampo prettamente alpinistico nelle quali si alternano tratti di arrampicata su roccia a tratti di arrampicata su neve o ghiaccio.
Per portare a termine un tale genere di salite, infatti, può non essere sufficiente godere della necessaria tecnica arrampicatoria e “padroneggiare” il grado massimo previsto su roccia. Questo perché, in un percorso di stampo alpinistico, possono incidere sulla difficoltà della salita sia i pericoli oggettivi sia altri fattori legati a lunghezza della via, tipo di chiodatura, possibilità di ritirata, isolamento, difficoltà di avvicinamento e di discesa, pericoli oggettivi, reperibilità della via e altri fattori.
In particolare per le spedizioni bisogna considerare attentamente anche le difficoltà legate all’altissima quota.
Per fornire un riassunto della difficoltà complessiva di tali salite, ossia per dare una valutazione d’insieme in cui il “grado tecnico” sia solo una delle tante componenti, è stata adottata dall’UIAA la seguente scala di origine francese:
Grado | Significato (FR-IT) | Descrizione |
F | facile – facile | Nessuna difficoltà particolare su roccia; pendii di neve e ghiaccio fino a 30° |
PD | peu difficile – poco difficile | Alcune difficoltà alpinistiche su roccia e/o neve; roccia fino a grado 2, pendii di neve e ghiaccio tra 30° e 40° |
AD | asséz difficile – abbastanza difficile | Difficoltà alpinistiche sia su roccia che su ghiaccio; roccia fino a grado 3, pendii di neve e ghiaccio tra 40 e 50° |
D | difficile – difficile | Difficoltà alpinistiche più sostenute sia su roccia che su ghiaccio; roccia fino a grado 4, pendii di neve e ghiaccio tra 50° e 70° |
TD | trés difficile – molto difficile | Difficoltà alpinistiche molto sostenute sia su roccia che su ghiaccio; roccia fino a grado 5, pareti di ghiaccio tra 70° e 80° |
ED | extremement difficile – estremamente difficile | Difficoltà alpinistiche estreme sia su roccia che su ghiaccio; roccia oltre grado 6, pareti di ghiaccio fino a 90° |
EX | exceptionellement difficile – eccezionalmente difficile | |
ABO | abominable – abominevole | non ufficializzato |
ARRAMPICATA
Scala francese
2 | Difficoltà moderata | Qui incomincia l’arrampicata; si passa dall’orizzontale al verticale, bisogna sentire il baricentro e usare correttamente i piedi, la regola dei tre punti fissi (si muove un solo arto alla volta) diventa indispensabile. Gli appoggi e gli appigli sono molto abbondanti. |
3 | Difficoltà marcata | Conoscenza della progressione fondamentale con due appoggi, con bilanciamento e con spaccata, della sostituzione di base e della dulfer di base. E’ necessario predisporre punti di sosta ben attrezzati ed è consigliato l’utilizzo di protezioni intermedie nei tratti più esposti. Aumenta la pendenza della parete, eccezionalmente addirittura verticale; appigli e appoggi iniziano a diminuire; i passaggi si possono generalmente affrontare in diversi modi. |
4 | Difficoltà grande | Conoscenza della progressione a triangolo, della sostituzione e della dulfer evolute. La presenza di difficoltà più sostenute e continue richiede la capacità di assicurare in modo dinamico il proprio compagno e l’impiego corretto e sistematico delle protezioni intermedie. Appigli ed appoggi diminuiscono ancora; inizia ad essere necessaria una buona tecnica applicata alle diverse conformazione rocciose. Arrampicata spesso difficile e faticosa che richiede impegno. È necessario esaminare la parete prima di affrontare la progressione |
5a – 5b – 5c | Difficoltà molto grande | Buona conoscenza della progressione a triangolo, della progressione laterale e della progressione in fessura. La presenza di lunghi tratti difficili richiede oltre alla tecnica anche un buon allenamento. Appigli e appoggi diventano ancora più rari e obbligano a una arrampicata composta da movimenti precisi e ben studiati. Richiede buona tecnica ed esperienza. |
6a – 6b – 6c 7a – 7b – 7c 8a – 8b – 8c … | Da estremamente difficile in su … | Le capacità tecniche devono essere sempre più raffinate, complete e abbinate a una crescente preparazione fisica. Si entra nel regno del sesto e del settimo grado; non sono necessari ulteriori commenti, ma a chi desiderasse approfondire la propria cultura consigliamo la lettura di alcuni libri storici: “Sesto grado” di Vittorio Varale, Reinhold Messner e Domenico Rudatis, “Settimo grado” di Reinhold Messner, “Un alpinismo di ricerca” di Alessandro Gogna, “Le grandi pareti” di Doug Scott |
FREERIDE
Scala “Volo” o “Toponeige”
Questa valutazione, inventata da Volodia Shashahani, si basa principalmente su tre parametri:
- la difficoltà della parte sciistica derivante dall’inclinazione del pendio e della lunghezza
- l’esposizione del pendio
- la difficoltà della salita (vedere scala difficoltà scialpionistica e alpinistica)
La valutazione della difficoltà di discesa è suddivisa in 5 livelli. I primi tre livelli sono a loro volta suddivisi in 3 sottolivelli ed esprimono le difficoltà dello scifuoripista classico. Il quarto livello identifica lo sci ripido classico ed è anch’esso suddiviso in tre sottolivelli. Il quinto livello rappresenta lo sci estremo e i suoi sottolivelli non hanno limiti.
I gradi di valutazione tecnica sono:
Grado | Descrizione |
1 (1.1, 1.2, 1.3) | pendii molto semplici e larghi con passaggi mai superiori a 30°. Dislivello totale inferiore a 800m ed esposizione nulla |
2 (2.1, 2.2, 2.3) | pendii senza difficoltà tecniche e nessun passaggio raggiunge i 35°. Dislivello ed esposizione possono diventare significativi. |
3 (3.1, 3.2, 3.3) | sono presenti passaggi tecnici e pendii fino a 35° anche molto lunghi, con eventuali brevi tratti a 40-45° |
4 (4.1, 4.2, 4.3) | è lo sci di canale o sci ripido classico. Pendii a 40° molto lunghi con brevi passaggi fino a 50° |
5 (5.1, 5.2, 5.3, 5.4, ….) | pendii a partire da 45° molto lunghi con passaggi ad almeno 50° |
La scala di valutazione dell’esposizione si suddivide in 4 gradi:
Grado | Descrizione |
E1 | non presenta grossi ostacoli, pendio uniforme e ben raccordato |
E2 | la linea di discesa presenta una piccola barra rocciosa che, saltata, non comporta rischio di urto violento |
E3 | rischio certo di saltare una barra rocciosa o sbattere violentemente contro roccia o ghiaccio. Mai cadere! |
E4 | presenza di barre rocciose o ghiacciate molto alte o multiple, terminali alte e aperte. Mai cadere! |
Vedi anche http://www.volopress.net/volo/spip.php?article367
SCIALPINISMO
Scala Blachère
Per la valutazione delle difficoltà presentate dagli itinerari scialpinistici si descrive la tradizionale scala Blachère che viene adottata nella maggior parte delle guide di sci alpinismo; la difficoltà di un itinerario fa riferimento ad una situazione di normalità cioè a buona visibilità e vento debole con condizioni di neve discrete ma non particolarmente favorevoli. Tuttavia, nella giornata scelta per effettuare l’escursione la situazione reale potrebbe presentare delle condizioni peggiori; ad esempio visibilità ridotta oppure forte vento, neve ghiacciata oppure crostosa o pesante o gessosa. Si tenga presente che le difficoltà di discesa sono spesso determinate più dal tipo di neve che dall’inclinazione del pendio. La scala Blachère assegna a ogni itinerario un grado di difficoltà per descrivere complessivamente una serie di parametri quali la lunghezza e il dislivello dell’itinerario, la ripidezza e la continuità dei pendii, la presenza di tratti esposti, eventuali opericoli oggettivi. La scala adotta poi la lettera “A” (alpinista) nel caso in cui siano previste difficoltà di crattere alpinistico, che implicano, oltre all’uso di attrezzatura idonea anche l’eventuale necessità di progredire in cordata, attraversamento di ghiacciai crepaciati, tratti di arrampicata, superamento di pendii ghiacciati, ecc.:
Grado | Significato | Descrizione |
MS | per medi sciatori | terreno caratterizzato da pendii aperti di pendenza moderata e dislivelli contenuti |
BS | per buoni sciatori | terreno con inclinazione fino a 35°; lunghezza e dislivelli discreti. In taluni punti si richiede una buona tecnica di discesa |
OS | per ottimi sciatori | terreno ripido, tratti esposti, passaggi obbligati, lunghezza e dislivello sostenuti; in taluni punti si richiede di curvare ed arrestarsi in breve spazio e nel punto voluto |
MSA (°) | per medi sciatori alpinisti | per raggiungere la cima potrebbe essere necessario proseguire a piedi su percorso di roccia o di misto |
BSA (°) | per buoni sciatori alpinisti | l’itinerario presenta, oltre all’impegno sciistico previsto per un BS, anche caratteri alpinistici: percorso di ghiacciaio, di creste, di tratti rocciosi |
OSA (°) | per ottimi sciatori alpinisti | l’itinerario presenta, oltre all’impegno sciistico previsto per un OS, anche caratteri alpinistici: percorso di ghiacciaio, di creste, di tratti rocciosi, crepacce terminali. |
(°) Nello scialpinismo l’aggiunta della lettera “A” sta a significare che l’itinerario ha carattere alpinistico: alta montagna, ghiacciaio, cresta; per cui è necessario l’uso di imbracatura ed eventualmente di ramponi e piccozza
TREKKING
Scala del CAI
Il Club Alpino Italiano ha adottato, a livello nazionale, una scala per distinguere le difficoltà escursionistiche degli itinerari, che esprime una valutazione sul grado di difficoltà. Questa scala tiene conto di tre parametri oggettivi fondamentali: il dislivello, la distanza planimetrica, la segnaletica del percorso.
Grado | Significato | Descrizione |
T | Sentiero turistico | Escursionismo alla portata di tutti.
Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento |
E | Sentiero escursionistico | Itinerari che si svolgono su sentieri in genere segnalati. Si snodano su terreno vario (boschi, pascoli, ghiaioni). Possono esservi brevi tratti con neve, facili e non pericolosi in caso di scivolata. Sono escursioni che possono svolgersi su pendii ripidi, anche con brevi tratti esposti; questi sono però protetti e non richiedono l’uso di attrezzatura alpinistica. Questi itinerari richiedono una certa abitudine a camminare in montagna, richiedono un certo senso di orientamento e occorre avere un equipaggiamento adeguato. Costituiscono la maggioranza dei percorsi escursionistici che si snodano in montagna |
EE | Sentiero per escursionisti esperti | Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Necessitano di una buona esperienza di escursioni in montagna, fermezza di piede, un buon senso d’orientamento e occorre avere un equipaggiamento adeguato |
EEA | Itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura | Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (imbracatura, dissipatore, casco) o da ghiacciaio (imbracatura, piccozza e ramponi). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate o possono percorrere nevai e ghiacciai. Si rende necessario saper utilizzare in sicurezza l’equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all’esposizione e ai terreni alpinistici |
Per i trekking himalayani e andini la scala viene integrata con l’indicazione della quota massima che si raggiunge. Per esempio: EE (5200m).
Nuova scala del CAS
Il Club Alpino Svizzero ha introdotto nel 2002 la seguente scala che costituisce un passo avanti rispetto alla scala del CAI.
Grado | Significato (sentiero/terreno) | Descrizione |
T1 | escursione | Sentiero ben tracciato. Se segnalato secondo norme FSS: giallo. Terreno pianeggiante o poco inclinato, senza pericolo di cadute esposte. Nessuno, anche con scarpe da ginnastica. Orientamento facile, percorribile anche senza carta topografica. |
T2 | escursione di montagna | Sentiero con tracciato evidente e salite regolari. Se segnalato secondo norme FSS: bianco-rosso-bianco. Terreno talvolta ripido, pericolo di cadute esposte non escluso. Passo sicuro, scarponcini da trekking consigliati. Capacità elementari d’orientamento. |
T3 | escursione di montagna impegnativa | Di regola traccia visibile sul terreno, passaggi esposti possono essere assicurati con corde o catene, eventualmente bisogna servirsi delle mani per l’equilibrio. Se segnalato secondo norme FSS: bianco-rosso-bianco. Singoli passaggi con pericolo di cadute esposte, pietraie, versanti erbosi senza traccia e cosparsi di roccette. Passo sicuro, buoni scarponi da trekking. Discrete capacità d’orientamento. Conoscenze base dell’ambiente alpino. |
T4 | itinerario alpino | Sentiero non sempre individuabile, itinerario a tratti senza tracciato, talvolta bisogna servirsi delle mani per la progressione. Se segnalato secondo norme FSS: bianco-blu-bianco. Terreno abbastanza esposto, pendii erbosi delicati, versanti erbosi cosparsi di roccette, facili ghiacciai senza neve. Dimestichezza con terreni esposti, scarponi da trekking robusti. Buone capacità d’orientamento e di valutazione del terreno. Conoscenze dell’ambiente alpino. |
T5 | itinerario alpino impegnativo | Spesso senza traccia, singoli facili passaggi d’arrampicata fino al II grado. Se segnalato secondo norme FSS: bianco-blu-bianco. Terreno esposto e impegnativo, ripidi versanti erbosi cosparsi di roccette, ghiacciai e nevai poco pericolosi. Scarponi da montagna. Ottime capacità d’orientamento e sicurezza nella valutazione del terreno. Buone conoscenze dell’ambiente alpino e conoscenze base dell’impiego di piccozza e corda. |
T6 | itinerario alpino difficile | Generalmente senza traccia, passaggi d’arrampicata fino al II grado. Di regola non segnalato. Terreno spesso molto esposto, versanti erbosi e rocciosi molto delicati, ghiacciai con rischio di slittamento. Eccellenti capacità d’orientamento. Ottime conoscenze dell’ambiente alpino e dimestichezza nell’uso di materiale tecnico d’alpinismo. |
Le escursioni così valutate si intendono in presenza di condizioni di tempo e di terreno favorevoli. Un itinerario T6 può presentare difficoltà paragonabili ad un PD o AD della Scala Francese delle difficoltà alpinistiche, sovrapponendosi ad essa nella parte più bassa.
BIKE
TC | turistico | percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile |
MC | per cicloescursionisti di media capacità tecnica | percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole |
BC | per cicloescursionisti di buone capacità tecniche | percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici) |
OC | per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche | come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli |
EC | massimo livello per il cicloescursionista… estremo! | percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico |