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Le haute route scialpinistiche per i ponti di primavera



di Mirko Sotgiu

Aprile è il mese dei ponti tra Pasqua e la festa della Liberazione, questo periodo offre qualche giorno in più del solito weekend per sciare sull’ultima neve della stagione.
Per chi pratica scialpinismo ora inizia il periodo delle vette sopra i 3000m e dei tour in alta quota.
Le Haute route di scialpinismo sono una passione, lunghe traversate sci ai piedi della durata di 3 o più giorni, che scavalcano intere valli superando passi anche sopra i 4000 metri. Qui di seguito vi elenchiamo alcune idee.

 

Haute Route del Monte Rosa

Questo itinerario si svolge su un itinerario molto aperto tra le vette del massiccio del Monte Rosa. Da Alagna Valsesia grazie alla funivia si raggiunge Punta Indren a 3260m sa qui con le pelli si raggiunge il Rifugio Gnifetti 3647m.
Il secondo giorno si attraversa il ghiacciaio del Lys e si raggiunge la mitica Capanna Margherita a 4554m, primo quattromila del tour. Una discesa mozzafiato lungo il Monterosa Grenzgletscher porta alla Monterosahutte dove si pernotta. Il giorno successivo raggiunto Zermatt sempre con gli impianti si risale al Plateau Rosa e successivamente sci ai piedi si raggiunge la facile cima del Breithorn 4184m da cui si scende fino al Rifugio Guide d’Ayas.
L’ultimo giorno si può salire al Castore 4228m e poi per la cresta, si scende al colle Felik, su supera il Naso del Lyskamm, un ambiente davvero selvaggio, fino ad arrivare nuovamente a Capanna Gnifetti e punta Indren.

 

Tour del Silvretta

Si tratta di un massiccio a cavallo tra Svizzera e Austria, che nonostante le quote modeste offre splendidi itinerari per lo scialpinismo anche in stagione inoltrata. In cinque giorni è possibile traversare l’intero massiccio.
Il primo giorno si raggiunge Capanna Tuoi dove si pernotta. Dalla Tuoi si raggiunge Jamjoch 3078m un passo che permette poi la discesa dall’Jamtal Hutte 2165m. Da qui, il giorno dopo, per il ghiacciaio di Jamtal si supera il passo Ober Ochsenscharte 2977m fino allo Dreilander Spitze 3197m che si raggiunge ramponi ai piedi. Discesa su ghiacciaio fino alla Wiesbadener Hutte 2443m. Il quarto giorno è la volta del ghiacciaio di Ochsentaler e il colle Buinluke 3056 m che si attraversano per poi salire al Piz Buin 3312m. Da qui discesa lungo il ghiacciaio del Silvretta, passando per il Silvrettapass 3003m, fino all’omonimo rifugio 2341m
L’ultimo giorno dalla Silvrettahutte si risale nuovamente all’omonimo passo per poi scendere per iil ghiacciaio della Cudera rientrando poi per la val dei Tuoi fino a Guarda. Scopri la nostra proposta

 

Haute Route des Ecrins

Un’altra Haute Route mozzafiato, questa volta in territorio francese, attorno al 4000 più a Sud delle Alpi.
Da Alefroide 1507m si parte, sci in spalla fino dove inizia la neve, che in questa stagione può arrivare a 1800/2000m oltre il rifugio Cezanne. Da qui calzati gli sci si raggiunge in due ore circa il rifugio Glacier Blanc.
All’alba del secondo giorno, con le pelli, si sale, seguendo tutto il Glacier Blanc per poi affrontare lo scivolo glaciale che giunge in vetta al Dome de Neige des Ecrins 4015m. Rientro in discesa e breve tratto di salita al Refuge des Ecrins.
Terzo giorno si abbandona la valle del Glacier Blanc, passando per il Col Emile Pic 3491m. Da qui un’impegnativa discesa, piuttosto ripida porta sul bacino di accumulo del Glacier des Agneaux a quota 2200m c.a. Si riprende la salita fino a quota 3169m per pernottare al rifugio Adele Planchard.
Ancora in salita, il quarto giorno, si raggiunge la Grande Ruine 3765m, per poi scendere verso il Colle de la Casse Deserte 3480m e successivamente su ripidi pendii passando per il rifugio Charelleret 2225m fino in fondo valle a La Berarde. Nel pomeriggio si risale la lunga valle fino al rifugio Temple Ecrins 2410m. L’ultimo giorno si raggiunge il Col du Temple 3322m che permette l’ultima discesa verso Alefroide. Questo percorso va valutato a seconda delle condizioni di innevamento, spesso in stagione inoltrata sono diversi i punti in cui si è obbligati a camminare sci in spalla.

 

Tour dell’Oberland Bernese.

Un giro molto impegnativo di quattro giorni, volto a visitare le montagne più belle di questo massiccio nel centro della Svizzera. Fiesch è il punto di partenza per poi salire con gli impianti fino al Eggishorn 2890m. Da qui con gli, su terreno vario salita e discesa si raggiunge l’Aletschgletscher per poi salire alla Concordia Hutte 2850m dove si pernotta.
Partiti dal rifugio si risale l’Emigshnegletscher per ripidi pendii che raggiungono i 35° di pendenza fino alla Fishersattel 3923m. Da qui ramponi ai piedi si arriva alla vetta del Gross Fiescherhorn 4048m.
Dalla vetta, per una cresta di misto di I° e II° si passa prima per Hinter Fiescherhorn 4025m e poi sempre per misto e un pendio di oltre 45° si possono calzare nuovamente gli sci. Una remunerativa discesa lungo il Fieschergletscher permette di raggiungere la Finsteraarhorn hutte a 3045m dove si pernotta. Il terzo giorno, lungo pendii di 30°, superata la cresta di II° si raggiunge la vetta del Finsteraarhorn 4273m. (rientro nel medesimo rifugio). Ultimo giorno, meno difficile, prevede la salita al Grunhorlucke 3280m per poi ridiscendere alla Concordia Hutte e risalire lungo l’Aletschgletscher fino all’Hollandia Hutte a 3170m. Per finire interminabile discesa fino a Blatten (condizioni di innevamento permettendo) a 1500m. Si può rientrare su Fiesch tramite treno in un’ora.

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About the author
Cesare Cesa Bianchi
Fondatore e anima di Mountain Kingdom, crea, organizza e realizza i programmi di MK. Dice di sé: “Ho scelto di fare la guida per essere certo di trovarmi sempre a mio agio su tutte le montagne del mondo… Adventures consultant and risk manager è il mio stile e il mio modo di essere Guida Alpina”. Svolgo l’attività di guida alpina a tempo pieno creando, organizzando e realizzando i programmi di MK.

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Vita e avventure su sentieri, roccia, ghiaccio e neve, con sci e pelli di foca, piccozza e ramponi, scarpette d'arrampicata, pedule o ciaspole. Sulle montagne del mondo, fra le varie culture e in mezzo alla gente, in punta di piedi, senza disturbare, in equilibrio con la natura, con tanta curiosità, voglia di scoprire nuove vie, passione, sicurezza e professionalità. Questo è il nostro modo di essere guide alpine.