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Arrampicare nelle isole: due mete scelte da MK – Kalymnos e Sardegna



Il periodo autunnale è l’anticamera dell’inverno e delle temperature rigide. Scalare in falesia diventa meno piacevole che in primavera e estate, a meno che non scegliete di passare un po’ del vostro tempo nelle isole del Mediterraneo.

Se pensiamo all’arrampicata pensiamo subito a luoghi in montagna, freddi in questa stagione. Si può invece arrampicare anche a pochi metri dal mare, se non addirittura a picco su di esso . Vi illustriamo due mete che riteniamo tra le più interessanti per l’arrampicata in falesia del Mediterraneo, Kalymnos e la Sardegna.

Cesare Cesa Bianchi racconta così la sua esperienza di guida con i clienti nelle falesie di Kalymnos e della Sardegna

“Mi piace moltissimo arrampicare. È un mix insuperabile far testa e corpo, fra sforzo fisico e tecnica, fra sport e divertimento.
Mi piace arrampicare al sole, in riva al mare, nel silenzio e nella tranquillità.
Mi piace vedere arrampicare giovani fortissimi che si muovono con leggerezza, agilità, armoniosità e incredibile efficacia.
Mi piace ancora di più vedere intorno a me arrampicare gente non più giovane, coppie di persone anziane che si divertono oggi come una volta; mi piace vedere e poter arrampicare sul 4c, 5a, 5b, 5c, 6a.
In ogni falesia, in ogni bel posto di arrampicata bisognerebbe sviluppare settori e vie “facili”, adatti ai chi inizia e ai vecchi entusiasti di questo splendido sport.”

 

Kalymnos

Kalymnos è un’isola della Grecia a pochi chilometri dal confine turco, molti la definiscono il “Paradiso dell’arrampicata”. Un luogo dove si può scalare anche d’estate, ma i periodi migliori sono la primavera e l’autunno, il clima del Mediterraneo è molto piacevole in queste due stagioni.
Kalymnos ad oggi (2017) offre più di 2000 tiri di corda in oltre 50 falesie. L’isola offre difficoltà di arrampicata dai neofiti fino a professionisti (dal 4a al 9a) anche se le difficoltà più ricorrenti si attestano tra il 5c e il 6c+. La roccia calcarea è unica nel suo genere, propone grandi muri verticali e strapiombanti con grosse concrezioni stalattitiche detti “tufa”, oppure stupende placche a gocce. Le protezioni delle vie sono ottime ad una giusta distanza, su roccia sana, dal vostro imbrago però non deve mai mancare un cordino e moschettone, può capitare di trovare soste incomplete.

Un settore da non perdere.
Telendos – Miltiadis: con la barca raggiungiamo l’approdo roccioso di Irox; ci godiamo la pace di questa piccola insenatura e, se il mare non è troppo mosso, ci tuffiamo nell’acqua trasparente; poi con calma seguiamo il sentiero verso St. Costantino fino ai piedi della bella falesia di calcare tagliente e ruvido di Miltiadis; d’estate il pomeriggio è in ombra e offre arrampicate per tutti i gusti dal 4a al 6c inoltre questo luogo regala silenzio e una vista stupenda sul mare. Dopo aver arrampicato riprendiamo il cammino costeggiando il mare e fermandoci per un ultimo bagno prima del tramonto, arrivati alle poche case di Telendos, non rinunciamo certo ai pesciolini fritti (gavros) e a un fresco ouzo.

 

Sardegna

Impossibile per un climber resistere all’attrazione delle falesie sarde. I panorami riempiono il cuore anche dopo una difficile scalata. Sono molti i santuari chiodati dai locali, la maggior parte situati nella zona centrale dell’isola. Troviamo falesie verso est, nel Supramonte di Dorgali, Cala Gonone e Jerzu e, più al centro, Isili, e nel sud ovest ,nel Sulcis Iglesiente e a Domusnovas e presso Masua in particolare. Al nord, i siti che vale visitare sono Capo Caccia (nei pressi di Alghero) e Capo Testa, il promontorio vicino a S.Teresa di Gallura.
Non esiste in altro luogo d’Italia un così alto concentrato di pareti scalabili, da verticali, a gocce, grotte, prese e canne fino a placche da scalare in aderenza. Ma non c’è solo calcare, in molte zone della Sardegna troviamo anche dei granitoidi dove prevale il classico stile di scalata in diedri e fessure. La qualità della roccia è sempre al “top”.
In Sardegna infine troviamo vie in stile più “alpinistico” oltre che tante nuove aree boulder in luoghi così affascinanti da far restare a bocca aperta anche il più scettico degli scalatori. Un territorio davvero unico, rurale dai forti contrasti tra il blu del mare e il verde intenso dell’entroterra.

Le falesie da non perdere.
Margheddie: da Cala Gonone seguiamo in auto una lunga strada sterrata a picco sul mare, saliamo seguendo qualche ometto e vecchi segni di passaggio fino a raggiungere le bellissime placconate di Margheddie; non c’è nessuno, è un po’ fuori mano rispetto alle più note falesie di Cala Fuili e Buchi Arta, ma la roccia è splendida e le vie dal 5a al 6c sono piacevoli e divertenti; la vista sul golfo, soprattutto al tramonto, è infine qualcosa di veramente unico.
Una via lunga e avventurosa.

Surtana: Doloverre di Surtana una piccola valle sospesa fra le grandi vallate di Oddoene e Lanaitto e costeggiata da belle pareti e pilastri di splendido calcare; un vero paradiso per chi ama le vie di più tiri classiche e sportive; un luogo selvaggio dove c’è ancora spazio per la scoperta della via di salita e del sentiero di discesa: un po’ di avventura!

 

Preparate le vostre scarpette, imbragatura, magnesite, corda e “ferramenta”!

 

 

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Vita e avventure su sentieri, roccia, ghiaccio e neve, con sci e pelli di foca, piccozza e ramponi, scarpette d'arrampicata, pedule o ciaspole. Sulle montagne del mondo, fra le varie culture e in mezzo alla gente, in punta di piedi, senza disturbare, in equilibrio con la natura, con tanta curiosità, voglia di scoprire nuove vie, passione, sicurezza e professionalità. Questo è il nostro modo di essere guide alpine.