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Alpinismo su ghiacciai, pendii e creste di neve: Vademecum



Praticare alpinismo su ghiacciaio, su pendii e creste di neve è un’attività fantastica che ti porta ad “esplorare” i grandi spazi delle nostre Alpi. In questo breve vademecum vi indichiamo un compendio di accessori e attrezzature che mai dovrebbero mancare nello zaino di un buon alpinista.

 

Scarponi: Le calzature devono essere alte per proteggere le caviglie da storte e contusioni, impermeavili e ramponabili (ricordiamo che i ramponi possono essere automatici, semiautomatici, classici quindi va pensato un kit scarpone-rampone idoneo per il tipo di allaccio).

Insieme agli scarponi valutare l’acquisto, se i pantaloni ne sono sprovvisti, di ghette aderenti.

Ramponi: Devono essere d’acciaio a 10 punte con antizoccolo integrato. Evitare i ramponi ultraleggeri.

Picozza: Scegliere una forma classica, con testa e puntale in acciaio. L’altezza della picozza deve poter essere comodamente utilizzata in appoggio come bastone nei diagonali (altezza consigliata 60cm). Lacciolo (anche se consigliamo di farne a meno).

Imbrago: Scegliere un imbrago basso che risulta più comodo e causa minori rischi in caso di caduta. L’imbrago basso inoltre deve essere comodo da indossare con i ramponi.

Corda: Si deve scegliere una corda intera di lunghezza tra i 30 e i 50m

Cordini: Importante avere con se 3 anelli di cui uno in Kevlar (ø 5,5 mm) o nylon (ø 7 mm), uno corto di 150cm ed uno lungo di 300cm tutti chiusi con nodo doppio inglese.

Un anello in Kevlar per autobloccante diametro 5,5mm lungo 150cm. Serve inoltre un moschettone a ghiera e o-ring per tenerlo in posizione sull’anello di servizio dell’imbrago.

Moschettoni e piastrine: Moschettoni Due, uno con ghiera e uno senza. Una piastrina con altri due moschettoni a ghiera. Una carrucola e relativo moschettone.

Chiodi e corpi: 2 chiodi da ghiaccio per il primo di cordata e 2 per chi chiude la cordata, tutti corredati di moschettone. Un corpo morto per il primo e l’ultimo di cordata, sempre con moschettone a ghiera.

 

 

Veniamo ora ad una lista sul comportamento tecnico che ogni componente della cordata deve tenere.

 

TECNICA INDIVIDUALE

Uso dei ramponi

progressione frontale e diagonale, punte a piatto
camminare con le gambe leggermente divaricate per non inciampare con i ramponi nelle ghette
in diagonale far penetrare tutte le punte dei ramponi di piatto
in diagonale il piede a monte è parallelo alla linea di salita, quello a valle è aperto di punta verso valle
in discesa busto flesso in avanti, gambe semiflesse, punte dei piedi leggermente aperte

 

Uso della piccozza

in appoggio come bastone
piccozza impugnata sulla testa, becca in avanti
in diagonale impugnata con la mano a monte
in discesa impugnata con la becca rivolta verso monte
movimento incrociato: spostare la piccozza contemporaneamente al piede opposto
su terreno difficile muovere un arto alla volta: spostare la piccozza quando è avanzato il piede opposto, 2 passi – piccozza – 2 passi – piccozza

Inversione di direzione faccia a monte

giunti alla fine di un diagonale disporsi frontalmente verso monte, piedi sfalsati e a papera
cambiare la mano sulla piccozza mentre si è fronte al pendio, accoppiando le mani sulla testa della piccozza
riprendere a salire nella nuova direzione

 

COME AVVOLGERE LA CORDA

corda nel sacchetto
nodo doppio sul capo a 1 metro dalla fine
filare la corda nel sacchetto

 

COME LEGARSI

sul capo della corda con 8 inseguito

su punto intermedio

asola distanziatrice con nodo semplice e bulino doppio
asolina del bulino fissata con moschettone all’anello di servizio dell’imbragatura

con autobloccante

machard bidirezionale ben stretto con moschettone con ghiera posizionato nell’anello di servizio dell’imbragatura
o-ring o altro sistema per tenere il moschettone in posizione corretta sull’anello di servizio dell’imbragatura
sempre asola di sicurezza a monte del machard o ropeman

 

anelli a tracolla

la corda esce sotto la spalla
anelli della stessa lunghezza
anelli bloccati con bulino e moschettone

 

come legarsi

si parte dal centro della corda (cordata di pari livello) o da un capo (cordata con capocordata esperto)
il primo e l’ultimo si legano a distanza opportuna dagli altri eventuali componenti
la corda in eccesso va riposta nello zaino (primo e ultimo, sacchetto)

 

 

LA CORDATA

Distanze fra i componenti

si compone la cordata partendo dal centro o dall’ultimo di cordata
su ghiacciaio
cordata di 2: 6-8 metri

cordata di 3: 4-6 metri

cordata di 4 o più: 4-6 metri (fra il primo e il secondo), poi 3 metri

su pendio o cresta di neve – max 1,5 metri fra ciascun componente

 

Nodi a palla (solo su ghiacciaio innevato)

esecuzione: nodo a 8 eseguito con corda doppiata e ripassato fra i due capi
cordata di 2: 2 nodi (3m – nodo – 2m – nodo – 3m)
cordata di 3: 1 nodo fra due componenti (2m – nodo – 2m)
cordata di 4 o più: 1 nodo solo fra il primo e il secondo (2m – nodo – 2m)

 

Cordino da ghiacciaio

anello di cordino (eventualmente appositamente confezionato per svincolo)
solo il primo e l’ultimo
pronto sulla corda (autobloccante machard), tenuto all’imbragatura (non in mano)

 

Progressione

progressione in conserva: si alternano tratti dove tutti procedono in simultanea a brevi tiri di corda
corda tesa fra ciascun componente
asola distanziatrice sempre in tensione in avanti (in piano) o verso l’alto (in salita e discesa)
no! anelli di corda in mano
capocordata a monte sia in salita che in discesa
nella salita o discesa a zig zag corda sempre a valle e piccozza a monte

 

Progressione simultanea: tutti i componenti si muovono contemporaneamente facendo attenzione che la corda sia sempre ben tesa; no! anelli di corda in mano, ma corda tesa fra imbragatura e imbragatura

Progressione a tiri: nei punti critici (crepacci complessi e ponti di neve delicati); preparare un ancoraggio di sosta (chiodi o corpo morto) e assicurare il passaggio di ciascun componente con mezzo barcaiolo sulla sosta oppure con assicurazione a spalla o in vita e autoassicurazione sulla sosta

 

 

AUTOSOCCORSO

caduta in crepaccio: bloccaggio della caduta del compagno
preparazione dell’ancoraggio (utilizzando il cordino da ghiacciaio)
recupero da crepaccio con paranco veloce, paranco doppio o paranco triplo

 

TRUCCHI

imparare a fare lo zaino mettendo tutto dentro (corda e ramponi) e fissando correttamente la piccozza
quando si è su ghiacciaio tenere la piccozza in mano o dietro la schiena e togliere le protezioni
imparare ad usare la piccozza senza lacciolo

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Vita e avventure su sentieri, roccia, ghiaccio e neve, con sci e pelli di foca, piccozza e ramponi, scarpette d'arrampicata, pedule o ciaspole. Sulle montagne del mondo, fra le varie culture e in mezzo alla gente, in punta di piedi, senza disturbare, in equilibrio con la natura, con tanta curiosità, voglia di scoprire nuove vie, passione, sicurezza e professionalità. Questo è il nostro modo di essere guide alpine.